Tappa 3: Sporminore - Coredo (Km. 25,9)

La tappa di oggi si snoda fra castelli e declivi coltivati, attraverso la bassa Valle di Non.

Dalla piazza di Sporminore, proprio di fronte alla chiesa dell’Addolorata, scendiamo per via Fiori, uscendo ben presto dal centro abitato ed immergendoci fra i meleti. Seguiamo una stradina agricola prima asfaltata e poi sterrata, ritrovando la valle dello Sporeggio. 

Il percorso è piacevole e in lieve discesa fino a Maso Milano. Poco oltre, camminiamo per un breve tratto lungo il passaggio pedonale a fianco della statale, per attraversarla in località Crescino, nei pressi della Stazione della Ferrovia Trento-Malè.

Proprio dall’antica stazione, parte il percorso naturalistico fluviale “Biotopo della Rocchetta”: seguiamo il sentiero guidato fino ad uscire nuovamente sulla statale, nei pressi di una cava.  

Il tratto successivo è obbligato, per circa un chilometro sulla stradina asfaltata parallela alla statale, quindi per altri 800 metri lungo il transito pedonale della stessa, fino al bivio per la Stazione di Denno, che raggiungiamo lasciando la via trafficata e prendendo a destra. Appena oltre la stazione, saliamo al ponte sul Fiume Noce, che attraversiamo per raggiungere la località di Moncovo.

Saliamo lungo la stradina interpoderale, nuovamente fra i meleti, fino alla provinciale del Rinassico, poco trafficata, girando a sinistra la seguiamo per circa  500 metri, fino al bivio per Vigo di Ton. Evitiamo l’abitato prendendo subito il viottolo a sinistra che ci conduce direttamente all’imponente ma elegante maniero di Castel Thun


Dimora dei Conti Thun fin dal medioevo, è ora proprietà della Provincia di Trento che, dopo un lungo ed attento lavoro di restauro, lo ha aperto al pubblico nel 2010: interessantissima la visita, per la struttura ma soprattutto per i ricchi arredi.

Il nostro cammino gira tutto attorno al castello, per dirigersi verso la minuscola frazione di Nosino, dove possiamo ammirare l’antica croce in ferro battuto, e quindi scendere nella valle del Rio Pongaiola, che in tempi  non lontani alimentava alcuni mulini e una fucina, di cui esistono ancora tracce e ruderi.

Risaliamo la valletta e giungiamo a Dardine:  assolutamente d’obbligo la visita alla trecentesca chiesa di San Marcello, per i preziosi affreschi che ne arricchiscono l’interno e per la pala che decora l’altare maggiore, datata 1492. 

 

Lasciata Dardine, ci dirigiamo,  seguendo stradine interpoderali  fra i meleti e carrarecce nel rado bosco, verso Tuennetto, Torra e Vion;  poco dopo quest’ultimo abitato sbuchiamo sulla strada provinciale, la seguiamo scendendo a sinistra per un centinaio di metri, per poi risalire a destra in direzione di Coredo. 

Seguendo la strada, asfaltata ma poco trafficata e ombrosa, passiamo davanti a Castel Bragher che, dall’antico mastio del 1200, si è nei secoli ampliato di edifici residenziali ed altre torri, fino ad occupare l’intera collina.

Continuamo a salire, fino a giungere al soleggiato altipiano della Predaia ed al paese di Coredo, che offre interessanti spunti di visita, fra cui il Castello,  il Palazzo Nero (di proprietà privata e quindi visibili solo dall’esterno) e Casa Marta, che ospita il Museo della Cultura Contadina e dei Costumi Popolari.






INFORMAZIONI PRATICHE:
  • DOVE ALLOGGIARE:  Alberghi, pensioni, B&B o agritur nei pressi di Ton e a Coredo.
  • DOVE MANGIARE: ristoranti a Maso Milano e quindi a Coredo, nel tratto intermedio ci sono pochi punti di ristoro; numerose le fontane


INFORMAZIONI TURISTICHE: 
APT Val di Non (www.visitvaldinon.it   - 0039 0463 830133)