La tappa di oggi ha inizio nella parte alta del paese di Coredo, fra le
mura del Castello e l’antica Chiesa.
Attraversiamo la provinciale, prendiamo la via che sale a sinistra, e seguiamo poi lo stretto passaggio pedonale fra le case, per arrivare al tracciato che si inoltra nella pineta, lungo l’antico canale di irrigazione, il primo dei tanti che incontreremo in questa seconda parte del nostro Cammino:
è il Viale dei Sogni, che ci conduce ai laghi di Tavon.
Continuiamo lungo la riva, sulla strada che presto diventa sterrata; appena dopo il secondo lago, a sinistra troviamo il sentiero che scende nella valle del torrente Verdes e che, ben segnalato, in una mezz’ora ci porta al Santuario di San Romedio.
Il suggestivo complesso è costituito da una serie di costruzioni che si
arrampicano su un obelisco di roccia alto 97 metri. Secondo la tradizione
l'eremita Romedio si era rifugiato in una piccola grotta sulla sommità di
questa rupe.
La presenza del santuario è documentata a partire dai primi anni
del secolo XII. La costruzione primitiva è quella più alta alla quale sono
andati aggiungendosi, in tempi diversi, gli altri edifici fino alla base
quadrangolare.
Per noi che camminiamo sull’AHW, è un luogo fortemente
simbolico. Qui Andreas Hofer si recò in
pellegrinaggio nel luglio del 1809 per invocare la protezione del santo. Una targa posta nei pressi del portale
d’ingresso, testimonia lo stretto legame
che il patriota tirolese mantenne con il luogo di culto romediano.
Fra passaggi scavati nella roccia, aeree passerelle in legno
e scorci a strapiombo, arriviamo a Sanzeno,
nei pressi del Museo Retico,
l’interessante centro espositivo e didattico sulla storia della valle di Non,
dall’era glaciale all’alto medioevo.
Seguiamo per un breve tratto la provinciale a destra, per poi
girare a sinistra, in direzione di Casez,
minuscolo borgo dove suggestivi edifici di stile gotico si raggruppano attorno
all’antico Castello ed alla sua torre, cinti da mura merlate.
Passiamo proprio davanti a Castel Casez e prendiamo la stradina
che, fra campi prima e bosco poi, risale in direzione di Malgolo: sulla riva del ruscello opposta alla nostra, si erge Castello,
in parte fortezza mediovale ed in parte dimora gentilizia.
Il percorso si snoda suggestivo nel verde dei Pradiei,
fra i prati ed il campo da golf,
costeggia l’abitato di Sarnonico, e ci conduce a Fondo, il capoluogo dell’Alta Val di Non.
Attraversato il bel centro storico, nei pressi della Chiesa parrocchiale giriamo
a destra, e poco dopo a sinistra, per inoltrarci nello spettacolare Burrone del Lago Smeraldo.
Fra passerelle, stretti passaggi, scalini di
pietra e di acciaio, possiamo ammirare salti di roccia e d’acqua, erosioni e
formazioni calcaree, piccole “marmitte dei giganti” e minerali.
All’uscita dal canyon ci troviamo sulla riva
del Lago Smeraldo, un bacino
artificiale ormai diventato un luogo piacevolissimo per una passeggiata o un
picnic.
Noi giriamo subito a sinistra e proprio di fronte al
parcheggio dell’Albergo, troviamo il nostro segnavia sul sentiero che sale a
destra, in direzione dell’orto botanico.
Lo seguiamo per circa un chilometro, passando poco piu’ in alto della
strada statale delle Palade: quando scendiamo, la attraversiamo, per proseguire
lungo il tracciato della “strada vecia
di Tret”.
Arrivati a Tret,
prendiamo la Wasserfallweg: la discesa alla cascata è facoltativa,
possiamo limitarci ad ammirarla dall’alto senza scendere e risalire per il
ripido sentiero, e quindi proseguire in direzione di Sankt Felix.
Il nostro Cammino si inoltra nel mondo agricolo di montagna.
E' un percorso suggestivo fra ripidi prati sfalciati, minuscoli capitelli,
crocifissi in legno, steccati realizzati
alla maniera tradizionale, masi contadini, fino a Sankt Johann e quindi a Unsere
Liebe Frau im Walde.
Il minuscolo paesino, a 1300 metri di quota, è tutto raccolto
attorno al Santuario della Madonna di
Senale, meta di pellegrinaggi da quasi un millennio e menzionato per la prima volta nel 1194 come convento
con ospizio per i pellegrini che transitavano per il Passo Palade.
All’esterno la chiesa
presenta una struttura semplice scoprendosi poi, al suo interno, ricca di opere
d’arte in stile gotico, con i suoi altari barocchi intagliati e l'immagine
votiva della Vergine, patrona di Senale.
In una nicchia dorata sopra l’altare
maggiore spicca l’immagine miracolosa della “Madonna del Bosco”, risalente al
1430 circa.
Quella di oggi, con i suoi 31.1 chilometri, è la tappa più lunga dell’Andreas Hofer Weg; volendo dedicare più tempo alla visita del Santuario di San Romedio e al Canyon del Lago Smeraldo, è possibile concluderla a Tret, recuperando il giorno dopo il tratto fino a Unsere Liebe Frau im Walde, di circa 5.5 chilometri.
A San Romedio il nostro Cammino incrocia per la prima volta
la Romedius-Pilgerweg: da qui a
Merano le due vie si incontreranno ancora, percorrendo spesso gli stessi
sentieri.
INFORMAZIONI
PRATICHE:
INFORMAZIONI TURISTICHE:
- DOVE ALLOGGIARE: Alberghi, pensioni, B&B o agritur a Sanzeno, Casez, Romeno, Sarnonico, Fondo, Tret e Unsere Liebe Frau im Walde.
- DOVE MANGIARE: ristoranti e bar ai laghi di Tavon, al Santuario di San Romedio, a Casez, Romeno, Sarnonico, Fondo, Tret e Unsere Liebe Frau im Walde; negozi di alimentari nei centri abitati.
INFORMAZIONI TURISTICHE:
La ROMEDIUS-PILGERWEG è un percorso in 12 tappe fra Thaur, nei pressi di Innsbruck ed il Santuario di San Romedio. Per informazioni consultare il sito dedicato: www.romedius-pilgerweg.jimdo.com